Esercizio Fisico Strutturato nelle patologie a Lonigo
L’attività fisica aiuta a limitare e prevenire patologie e malattie più o meno gravi. Stare in salute, oltre che in forma, è uno degli obiettivi di Centro Kinesiolab.
L’esercizio fisico per persone che hanno malattie e patologie più o meno gravi.
Fare prevenzione
Per affrontare meglio la vita quotidiana
Piano personalizzato
L’attività è studiata per adattarsi alla persona
Scambio di idee
Collaboriamo sempre con medici e specialisti di settore

Come funziona l’attività fisica adattata nelle patologie?
Dopo un primo colloquio conoscitivo viene ideato un programma di esercizio fisico adeguato alla persona e alle sue patologie per ottenere i benefici e la salute necessari.
I test servono per personalizzare l’attività fisica. I più importanti sono:
- Questionario stato salute: per capire il tuo stato di salute e per adattare l’esercizio fisico.
- Test funzionale: per valutare la capacità cardiovascolare, la forza muscolare e la mobilità articolare.

Patologie cardiovascolari: cuore
Cardiopatia ischemica cronica
- Cos’è? – Identifica una serie di quadri clinici rappresentati da ischemia miocardica, una condizione di sofferenza del cuore quando il flusso del sangue diventa inadeguato a soddisfare le richieste di ossigeno e di nutrienti a causa di un’ostruzione delle coronarie, presenza di placche (colesterolo) o trombi (coaguli di sangue). Può presentarsi con dolore toracico (angina) da sforzo e/o a riposo o essere del tutto asintomatica.
- Cosa fare? – Accanto alla terapia farmacologica, la prevenzione con uno stile di vita salutare che preveda un’alimentazione corretta ed un programma di esercizio fisico regolare compatibile con quanto emerso dalla valutazione medica aiuta a limitare i possibili danni al cuore.
Scompenso cardiaco
- Cos’è? – È un’insufficienza nel pompaggio del sangue e incapacità del cuore a soddisfare il corretto apporto di sangue a tutti gli organi. Questa condizione è riconducibile solitamente ad una cardiopatia ischemica con compromissione della funzione sistolica ventricolare o da alterazioni del ritmo cardiaco, da vulvolopatie o da altre patologie a carico del sistema di conduzione. Tra i sintomi c’è affaticamento (mancanza di fiato) durante lo sforzo e a volte anche a riposo con movimenti che diventano faticosi e lenti.
- Cosa fare? – Accanto alla terapia farmacologica, è importante modificare lo stile di vita ed eseguire esercizi fisici adattati che migliorano l’elasticità delle arterie per facilitare il pompaggio di sangue e ridurre i fattori di rischio.
Ipertensione arteriosa
- Cos’è? – Condizione caratterizzata da valori di pressione sistolica e diastolica superiori a 140/90 mmHg. La combinazione di ipertensione arteriosa con altri fattori di rischio (es. diabete o insufficienza renale) alza il rischio cardiovascolare.
- Cosa fare? – Accanto alla terapia farmacologica, un programma di esercizio fisico regolare di intensità moderata, assieme ad una corretta alimentazione e al controllo del peso corporeo possono avere un effetto positivo sulla pressione con possibilità di modificare l’assunzione di farmaci antiipertensivi.
Arteriopatia periferica
- Cos’è? – Condizione degenerativa con occlusione dei vasi e deficit circolatori a carico dei vari distretti vascolari periferici (vasi arti inferiori e superiori). Il sintomo più caratteristico è un dolore muscolare o crampi nelle gambe o nelle braccia durante lo svolgimento di diverse attività come camminare che sparisce con il riposo.
- Cosa fare? – L’esercizio fisico ti aiuta a migliorare la circolazione del sangue, recuperando il movimento e l’indipendenza nella vita quotidiana.
Patologie respiratorie: respirazione
Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
- Cos’è? – Malattia respiratoria dovuta al restringimento, ostruzione, di bronchi e bronchioli che causano difficoltà nella respirazione, soprattutto durante l’espirazione. Colpisce i bronchi (bronchite cronica) e i polmoni (enfisema polmonare). Spesso nei BPCO le due condizioni sono presenti contemporaneamente ed il decorso è lento e progressivo. Nella maggior parte dei casi sono persone con il vizio del fumo o che nella vita hanno fatto un lavoro con respiro di sostanze nocive.
- Cosa fare? – È importante seguire un programma di esercizi motori il cui scopo è migliorare la tolleranza agli sforzi fisici e ridurre la gravità della difficoltà respiratoria.
Insufficienza respiratoria
- Cos’è? – Se lo scambio tra ossigeno e anidride carbonica non è in equilibrio può subentrare un problema nella respirazione con sintomi di respiro affannoso. Le cause possono essere una ridotta efficienza della pompa ventilatoria o presenza di patologie delle vie aeree e/o polmonare. Possono presentarsi anche disturbi nel sonno e apnee notturne.
- Cosa fare? – L’esercizio fisico migliora il sonno e controlla i fattori di rischio che possono portare ad altre complicanze gravi.
Asma
- Cos’è? – Malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, i sintomi variano da persona a persona e possono essere lievi come più gravi. E’ comune l’asma allergica causata dalla presenza di allergeni (es. polline, acari..) che infiammano i bronchi.
- Cosa fare? – L’esercizio fisico ti aiuta a migliorare la respirazione e a prevenire altri fattori di rischio che potrebbero causare complicanze.
Patologie metaboliche: alimentazione
Sovrappeso/obesità
- Cos’è? – Si definiscono in sovrappeso quei soggetti il cui Indice di Massa Corporea (rapporto tra peso e statura al quadrato) è compreso tra 25 e 30, mentre sono definiti obesi i soggetti con Indice Massa Corporea sopra il 30. Si tratta di condizioni legate all’aumento di dimensioni e quantità delle cellelule adipose (il “grasso”) del corpo. L’obesità è un problema grave in quanto può causare numerose complicanze soprattutto a livello cardiovascolare.
- Cosa fare? – Il trattamento consiste nell’adottare uno stile di vita corretto fondato su alimentazione sana e pratica di attività fisica regolare per raggiungere un miglior peso forma.
Ipertensione (colesterolo)
- Cos’è? – È una condizione caratterizzata dalla contemporanea presenza di almeno tre alterazioni metaboliche (ad esempio ipertensione arteriosa + sovrappeso/obesità + diabete) che rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari (in particolar modo infarto e ictus) e tumori.
- Cosa fare? – Occorre prestare attenzione ai fattori di rischio come il controllo del colesterolo, pressione arteriosa, abitudine al fumo e presenza di diabete. È importante una sana alimentazione e stile di vita attivo con un programma di esercizio fisico adattato per migliorare il microcircolo e macrocircolo.
Sindrome metabolica
- Cos’è? – È una condizione caratterizzata dalla contemporanea presenza di almeno tre alterazioni metaboliche (ad esempio ipertensione arteriosa + sovrappeso/obesità + diabete) che rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari (in particolar modo infarto e ictus) e tumori.
- Cosa fare? – Occorre prestare attenzione ai fattori di rischio come il controllo del colesterolo, pressione arteriosa, abitudine al fumo e presenza di diabete. È importante una sana alimentazione e stile di vita attivo con un programma di esercizio fisico adattato per migliorare il microcircolo e macrocircolo.
Diabete mellito
- Cos’è – Patologia caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) dovuto ad una carenza di insulina o a una resistenza alla sua azione.
- Tipo 1 – Patologia autoimmune, carenza insulina assoluta a causa della distruzione delle beta-cellule pancreatiche.
- Tipo 2 – Patologia tipica nell’anziano, deficit parziale di secrezione insulinica.
- Cosa fare? – Un programma di allenamento che prevede esercizi aerobici alternati ad esercizi di resistenza muscolare porta ad un miglior controllo glicemico e miglior sensibilità insulina. L’attività fisica, con la contrazione muscolare e l’aumento del flusso di sangue, stimola infatti l’attivazione del GLUT-4, trasportatore di glucosio. È importante adattare la dose dell’insulina alla sensibilità insulinica e al grado di allenamento (un soggetto allenato utilizza acidi grassi liberi e dunque il calo della glicemia è più graduale).
Se si è in terapia con farmaci che possono dare ipoglicemia è opportuno effettuare l’automonitoraggio glicemico prima, durante e dopo l’allenamento.
Insufficienza renale
- Cos’è? – Incapacità, da parte dei reni, di compiere correttamente le proprie funzioni (ripulire il sangue dai prodotti di scarto, regolare equilibri idro-salini e acido-base del sangue e produrre la glicoproteina eritroproietina). Si può dunque verificare accumulo di fluidi (edema) in varie parti del corpo ed alterazioni fosforo e potassio.
- Cosa fare? – Accanto alla terapia farmacologica è importante mantenere uno stile di vita adeguato e un piano di attività fisica moderata per tenere sotto controllo il peso corporeo e prevenire altre complicanze.
Patologie muscoloscheletriche: ossa e muscoli
Osteoporosi
- Cos’è? – Malattia dello scheletro caratterizzata da riduzione della massa ossea che si accompagnano ad aumento del rischio di fratture. Si parla di osteoponia, osteoporosi o di osteoporosi conclamata a seconda dell’entità della perdita di massa ossea. Riguarda in particolar modo le donne, soprattutto a partire dalla menopausa.
- Cosa fare? – Una alimentazione adeguata (giusto apporto calcio e vitamina D) abbinato ad un programma di Attività Fisica Adattata regolare aiuta a migliorare la massa muscolare e prevenire le fragilità ossee. Una costante attività fisica migliora infatti la densità minerale ossea in quanto le contrazioni muscolari e le sollecitazioni dei tendini sulle ossa stimolano il rimodellamento osseo positivamente. Importante inoltre il rinforzo dei distretti più soggetti a fratture (femore, vertebre, polsi).
Artrosi
- Cos’è? – Malattia articolare degenerativa caratterizzata da un’alterazione della normale struttura della cartilagine che tende a ridursi provocando il contatto di capi articolari e “dolore meccanico”. Anche l’osso, la membrana sinoviale e la capsula sono colpite dal processo artrosico.
- Cosa fare? – È dimostrato che l’attività fisica riduce dolore, rigidità e disabilità in tutte le forme di artrosi. Importante il rinforzo muscolare che va a compensare l’alterazione della cartilagine e fa da supporto all’articolazione.
Tendinite
- Cos’è? – Infiammazione dei tendini, cioè le strutture che uniscono i muscoli alle ossa. Si sviluppa, spesso, in seguito a sollecitazioni ripetute ed alterazioni a carattere degenerativo che, nel corso degli anni, danneggiano le fibre che compongono il tendine. Anche vizi posturali e sovrappeso possono portare a tendiniti con dolore al movimento e alla palpazione. Se il tendine è indebolito da continui microtraumi, la sua resistenza diminuisce poco a poco rendendolo più suscettibile a lesioni.
- Cosa fare? – Il trattamento prevede riposo, impacchi freddi e farmaci antinfiammatori. In seguito è importante un rinforzo muscolare mirato con esercizi di mobilità articolare e stretching per prevenire le ricadute.
Ernia del disco
- Cos’è? – Indica la fuoriuscita del materiale del nucleo polposo del disco intervertebrale causato dalla rottura delle fibre dell’anello fibroso che formano la parete del disco. Durante le sollecitazioni della colonna vertebrale, il nucleo polposo funge da ammortizzatore. Sotto l’azione di pressioni elevate dovute, per esempio, da sforzi fisici, può esserci il cedimento delle fibre dell’anello fibroso.
Quando c’è una protrusione del materiale discale, questo può comprimere le radici nervose vicine causando dolore. - Cosa fare? – Un corretto programma di Attività Fisica Adattata per rinforzare la muscolatura, soprattutto addome e lombari insieme all’allungamento del tratto lombosacrale e dei muscoli ischio crurali aiuta a prevenire la sintomatologia dolorosa e a prevenire che il problema si aggravi.
Sindrome dolorosa alla colonna vertebrali (cervicalgia, dorsalgia, lombalgia)
- Cervicalgia: è il dolore alle cervicali.
- Dorsalgia: è il dolore al tratto dorsale della colonna vertebrale.
- Lombalgia: è il comune “mal di schiena”. È il disturbo più frequente e le cause possono essere diverse. È caratterizzata da dolore, contrattura muscolare o rigidità.
- Cosa fare? – È necessario un’attenta valutazione delle cause ed eseguire un programma di esercizio fisico per migliorare la mobilità e forza muscolare con esercizi specifici di allungamento muscolare.
Dismorfismo alla colonna vertebrale (scoliosi, cifosi, lordosi)
- Cos’è? – I paramorfismi sono atteggiamenti posturali scorretti e potenzialmente reversibili con ginnastica posturale. Tra i paramorfismi: scoliosi, cifosi, lordosi, dorso piatto, scapole alate. Se non trattati, i paramorfismi possono diventare dismorfismi e si presenta deformazione ossea.
- Scoliosi – La colonna vertebrale assume una forma ad “S” con possibile rotazione.
- Cifosi – Detto anche dorso curvo (gobba). Tipico negli adolescenti o in chi rimane molto seduto.
- Lordosi – La curvatura lombare è accentuata (tipica in chi ha problemi di sovrappeso), può esserci un indebolimento della muscolatura addominale.
- Cosa fare? – Dopo un’attenta valutazione, un percorso di ginnastica posturale che preveda il giusto rinforzo muscolare abbinato ad esercizi di respirazione e allungamento muscolare aiuta a prevenire e compensa alcuni disequilibri muscolari/posturali.
Patologie neurologiche: cervello
Malattia di Parkinson
- Cos’è? – Malattia neurodegenerativa a decorso lento e progressivo. Colpisce soprattutto gli anziani e causa: lentezza dei movimenti, tremore e rigidità.
- Cosa fare? – È importante un percorso di Attività Motoria Adattata per migliorare la qualità di vita in generale, mantenere e raggiungere autonomie, diminuire le rigidità articolari e migliorare la deambulazione.
Sclerosi Multipla
- Cos’è? – Malattia neurodegenerativa che rientra tra le patologie autoimmuni (reazione anomala delle difese immunitarie che attaccano alcuni componenti del sistema nervoso centrale scambiandoli per agenti estranei). I sintomi sono individuali, generalmente vi è debolezza muscolare e stanchezza.
- Cosa fare? – Il programma di Attività Motoria Adattata è volto al recupero dell’autonomia nelle attività di vita quotidiana, al rinforzo muscolare e miglioramento qualità di vita. Possibilità di avere anche un sostegno psicologico.
Lesioni cerebrali
- Cos’è? – Danno subito dal cervello in un dato momento della vita di una persona, può provocare cambiamenti a livello fisico (tra cui problemi di deambulazione e difficoltà a stare in piedi o seduti) e cambiamenti a livello cognitivo.
- Cosa fare? – È importante un approccio multidisciplinare, un programma di Attività Fisica Adattata aiuta a mantenere autonomie e a prevenire complicanze nell’ottica di un miglioramento della qualità di vita.
Ictus
- Cos’è? – Causato dall’improvvisa chiusura o rottura di un vaso cerebrale e dal conseguente danno alle cellule cerebrali dovuto dalla mancanza dell’ossigeno e dei nutrienti portati dal sangue (ischemia) o alla compressione dovuta al sangue uscito dal vaso (emorragia cerebrale). Un danno al lato destro del cervello può causare paralisi del lato sinistro o perdita di sensibilità, mentre un danno al lato sinistro può causare paralisi del lato destro, difficoltà di linguaggio e deglutizione, lentezza nelle reazioni.
- Cosa fare? – Importante assumere uno stile di vita salutare e attivo per prevenire altri fattori di rischio che possono complicare la situazione (es. ipertensione, obesità, fumo..) mantenendo quindi anche un’alimentazione corretta. È necessario un lavoro multidisciplinare in team.
Alzheimer
- Cos’è? – Forma più comune di demenza degenerativa progressivamente invalidante con esordio prevalente in età senile. La persona può arrivare a non riconoscere i familiari e ad isolarsi. È necessario che la famiglia si prenda cura del malato.
- Cosa fare? – L’Attività fisica controllata ha un impatto favorevole sul declino cognitivo nei pazienti con diagnosi di demenza. L’esercizio fisico compensa inoltre molti degli effetti collaterali (es. aumento del peso, rischio sindrome metabolica e patologie cardiovascolari) dovute alle terapie psicofarmacologiche migliorando il benessere psico-fisico e lo stato di salute in generale.
La nostra palestra della salute è lo spazio ideale per stare meglio.
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